Mary Wollstonecraft è nota ai più per essere la madre di Mary Shelley, l’autrice di Frankenstein.
Come spesso accade, però, oltre all’etichetta di ‘moglie di’ e ‘madre di’ anche per Mary Wollstonecraft c’è molto di più da conoscere.
Mary Wollstonecraft ebbe una vita breve – morì dopo aver dato alla luce sua figlia – ma in quei pochi anni riuscì a lasciare il segno, forte della sua intelligenza e desiderio di indipendenza.
Ebbe una vita travagliata. Non proveniva da una famiglia agiata e, poco più che ventenne, lasciò la casa paterna per guadagnarsi da vivere.
Fondamentale per la formazione del suo pensiero e delle sue opere da scrittrice fu il mondo dell’istruzione. Un mondo riservato agli uomini.
Mary divenne molto colta, ma grazie alla sua volontà e alle amicizie colte che incontrò nella sua vita, non attraverso la scuola.
Si convinse che la ragione dell’assoggettamento delle donne fosse da ricercare nel tipo di educazione che veniva impartita loro, con lo scopo di costringerle all’ignoranza e di escluderle, quindi, dalla società.
Tra le sue opere si ricorda ‘A vindication of the rights of woman’ (Rivendicazione dei diritti della donna) del 1792, una delle prime opere di filosofia femminista.