Artemide è forse, insieme a Ecate, la dea che intrattiene il rapporto più profondo con il mondo femminile.
Il suo dominio è la natura selvaggia dei boschi, dove vive insieme al suo seguito di ninfe, figlie di Oceano e del fiume Amnisos.
Con l’arco e le frecce realizzate per lei dai Ciclopi e una muta di cani feroci donatale dal dio Pan, trascorre le sue giornate a cacciare e a inseguire le sue prede. Animali, certo, ma anche uomini che, spinti da curiosità e desiderio, osano presentarsi al suo cospetto, come lo sventurato Atteone, prima trasformato in un cervo dalla dea e poi ucciso dei suoi stessi cani. Continua a leggere